martedì, maggio 02, 2006

che Dio aiuti il Vecchio Balordo!!!


Articolo a cura di Stefano Sterbini - c1siamo.net
Tra poche ore saranno decine e decine le pagine d’inchiostro spese per crocefiggere quello o quell’altro, tra poche ore uno "tsunami" di critiche sommergerà il Vecchio Balordo un po’ perché la campagna acquisti di Gennaio ha deluso le aspettative un po' perchè Vavassori era meglio di Perotti; bene, questi sono solo discorsi che, sinceramente, preferiamo lasciare ad altri che non vogliono il bene di un Simbolo del calcio nazionale e internazionale ed è per questo che, cavalcando l’onda del discorso post-partita del Presidente Enrico Preziosi, ci adeguiamo e ci limitiamo a fare la cronaca della partita. Per inciso sottolineiamo che Preziosi ha chiesto a tutti, stampa compresa, di remare in una sola direzione e di rimandare ogni critica sul suo operato, semmai ce ne sarà bisogno, solo a giochi fatti e, cioè, quando le partite di playoff si saranno concluse; parole lucide ed equilibrate quelle del Presidente che si è fatto carico di ogni responsabilità ma che, nello stesso tempo, hanno evidenziato come a danno del Genoa si sia organizzata una crociata purificatrice che ha voluto il Grifone come unico capro espiatorio di un calcio malato che, a parer nostro e, soprattutto, viste certe ultime partite del campionato di Serie A, fa sempre più schifo. La sintesi della partita è lapidaria e dice che il Genoa, perdendo, rischia di mettere in pericolo il secondo posto e che il Cittadella, vincendo, torna clamorosamente in corsa playoff. L’incontro inizia con un Grifone arrembante alla ricerca del vantaggio; Iliev, dopo uno splendido stop, cerca la fascia sinistra e la mette in mezzo; Botta, un po’ scoordinato, non trova l’impatto vincente con il pallone. Al 5° è ancora Iliev a provare la conclusione ma il suo tiro sbilenco si trasforma in una specie di cross sul quale, seppure con qualche difficoltà, la difesa veneta ha buon gioco. Ottima la partita dei rossoblu che pressano alto e che, supportati dall’ottimo lavoro dei centrocampisti, tengono il Cittadella bloccato nella sua metà campo. Al 14 ° provano a farsi vivi i giocatori ospiti ma la mezza girata di Altinier finisce a lato; passano pochi minuti e il Grifone costruisce una spettacolare azione con uno scambio tutto di prima Rossi-Grabbi-Rossi con quest’ultimo che apre per Iliev ma la conclusione del serbo è troppo fiacca per impensierire il numero uno veneto. Trascorre quasi un altro minuto sul cronometro ed ecco che il Genoa si modella alla perfezione un’azione da manuale, peccato che il tiro conclusivo di Rossi s’infranga sui piedi del portiere. Il Genoa meriterebbe di passare ma un po’ l’imprecisione e un po’ la sfortuna impediscono ai rossoblu di liberare l’urlo di gioia. Al 22° è Iliev a depositare un pallone piuttosto lento tra le braccia dell’estremo difensore ospite. Capita così che, quando meno te l’aspetti, è proprio il Cittadella a mettere in rete con un perentorio stacco di testa di Manucci che coglie tutta la difesa genoana in piena fase REM. Il Genoa accusa il colpo e fatica ad abbozzare una reazione; l’unico brivido lo porta Ambrogioni che dalla destra mette in mezzo una palla troppo forte, Marco Rossi non controlla e l’azione sfuma. Fischio finale per un primo tempo che vede il Grifone immeritatamente in svantaggio. Il Genoa, psicologicamente ferito dall’inatteso gol veneto, non riesce a combinare più nulla e, nel giro di dieci minuti, cresce a dismisura la fiducia dei giocatori ospiti che possono approfittare delle praterie lasciate a disposizione dai ragazzi di Mister Perotti; in uno di questi giganteschi buchi s’infila l’africano Fofana che, tutto solo davanti a Scarpi, firma il suo primo gol in campionato. Il Grifone barcolla ma con volontà e con la forza della disperazione si butta in avanti nell’estremo tentativo di riaprire l’incontro; al 61° è Coppola, rientrato dopo il lungo periodo di stop, a provarci con un bel tiro da fuori area, la palla esce non di molto. Tre minuti dopo ghiotta occasione per i padroni di casa, sulle conseguenze di un corner, ma Rossi davanti al portiere non riesce a concludere con la cattiveria giusta per dare un altro po’ di pepe alla partita. Al 67° ci prova anche Rivaldo ma la conclusione, direttamente su calcio piazzato, finisce non di molto lontana dallo specchio della porta avversaria. Passa un minuto e il Cittadella legittima il risultato con un’altra pericolosa incursione di Fofana che, nonostante i crampi, stringe i denti e, con un’azione di forza, fa la barba al palo liberando un bel tiro di precisione. Al 76° i veneti sfiorano ancora la terza segnatura con una quasi chirurgica punizione di Giacobbo, pallone fuori di un niente. Mancano dodici minuti e il Vecchio Balordo, sostenuto dal commovente calore dei suoi tifosi, potrebbe riaprire i giochi; Giuntoli lanciato a rete si divora un’occasione d’oro sparando addosso al portiere. La partita si trascina stancamente alla fine e il Grifone, in confusione totale, si limita lanciare lungo nel tentativo che possa accadere qualcosa di miracoloso; il Cittadella, in pieno controllo, si limita a punzecchiare i rossoblu con i suoi micidiali contropiede. Al 92°, dopo un’altra clamorosa occasione sciupata da Ambrogioni, è lo stesso terzino genoano a infilare la porta avversaria con un secco tiro sotto la traversa; tutti si aspettano l’assalto finale nel disperato tentativo di riacciuffare il pareggio ma lo spietato cinismo del Cittadella suggerisce a Colussi il gol del 3 a 1. Il Cittadella trionfa con merito riaprendosi, con umiltà e determinazione, un varco d'accesso ai playoff, il Grifone, assieme a Società e tifosi, dovrà solo fermarsi a riflettere, raccogliere le forze e, poi, correre più veloce che mai. Nel dopo partita il Direttore Generale Fabiani ha rassegnato le dimissioni.
Stefano Sterbini
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1 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Ciao...critcare e fare polemiche adesso non serve a niente e a nessuno!NON MOLLATE ragazzi,restate vicino alla squadra per il secondo posto che è importantissimo per i play-off e io ne sò qualcosa dopo l'anno scorso!! Non sarebbe lo stesso senza di voi in B! Intanto cercheremo di vendicarvi nella Supercoppa con le merde spezzine...

Ciaoo da un fraterno cuore azzurro!

mercoledì, 03 maggio, 2006  

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