domenica, aprile 16, 2006

COMUNICATO STAMPA

Oggetto: comunicato stampa di Adolfo – Vecchi Orsi Alla Stampa cittadina.

Vorrei fare alcune precisazioni su quanto è accaduto l’altra sera in Via Armenia, oggi che, dopo essere stato operato, sono stato dimesso dall’ospedale. Sono state scritte molte infamità sul mio conto quindi vorrei avanzare alcune precisazioni su quanto è accaduto e circa la mia posizione. Non è assolutamente vero che ci siano dei problemi, come da certe dichiarazioni così riportate dalla stampa, con dei giovani della gradinata e lo confermano le decine di visite e le centinaia di telefonate che ho ricevuto durante il ricovero in ospedale da parte loro. Come, del resto, in gradinata nord non esistono lotte per la leadership. Mercoledì, al club, si stava discutendo in maniera accorata e partecipata circa il futuro del nostro Genoa, in un contesto di condivisione degli obiettivi. Io non ho sentito arrivare lo sparatore, mi sono sentito chiamare e non ho fatto a tempo a girarmi che sono stato colpito alle spalle all’altezza dell’anca. Nella confusione che ha generato l’episodio, sono stato soccorso dai ragazzi presenti e mentre mi trasportavano verso l’uscita ho sentito sparare altri colpi, solo al pronto soccorso ho saputo che era stato colpito Paolo ed in modo più grave. Il gesto subito, oltre che per le conseguenze fisiche ( due frammenti di proiettile li porterò sempre dentro di me nonostante l’operazione), mi ha profondamente ferito in quanto eseguito da chi pensavo fosse un amico ed a cui ho rivolto parecchi gesti solidali; in particolare la partita organizzata per lui in carcere con la presenza di Serse Cosmi, ed altre iniziative per sostenerlo nel percorso di riabilitazione dopo le vicissitudini giudiziarie. Ho fatto di tutto, e diversi assistenti sociali possono testimoniarlo, affinché la pena non si risolvesse in carcere ma in una comunità di recupero. Il fatto successo, assume aspetti sconcertanti sia per il contesto della situazione sia perché l’azione, improvvisa ed inaspettata, è stata rivolta verso due amici ignari e disarmati. Spero che le dichiarazioni apparse sul giornale siano un inesattezza da parte di chi scrive ed ho difficoltà a credere che siano veramente state dette così come riportate. Quello che è successo è un episodio che non vorrei si ripercuotesse sul club e su tutte le energie positive che esso esprime. Diverse sono state le iniziative di solidarietà che abbiamo organizzato da sempre, per citarne alcune tra le ultime: raccolta di soldi, in occasione dei 110 anni del Grifone per i frati franzioniani e le loro missioni in Africa, l’iniziative a favore di Emergency ( grazie alla chitarra di De André) e per lo tzunami in Thailandia. Questo episodio, che nulla ha che fare con quelle che sono le pratiche quotidiane della nostra tifoseria ultrà, deve portarci a riflettere. I nostri valori sono ben altri, c’è bisogno quindi di un analisi critica, e di riaffermare le nostra giuste e storiche qualità che hanno fatto grande la nostra tifoseria. Spero che questo grave fatto subito da me e Paolo rappresenti un nuovo inizio per costruire un importante unità attorno ai nostri valori. Forse è arrivato il momento di ri-scrivere un codice etico sulla gradinata e sul senso dell’amicizia che sta alla radice delle nostra voglia di stare insieme.
Genova,15 aprile 2006 Adolfo Pasini – Vecchi Orsi
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