mercoledì, febbraio 22, 2006

La Repubblica:"Falso ideologico" per i giudici della Caf




Vincenzo Curia:
L´INCHIESTA Sentenza già scritta, si fa strada un ipotesi
Una pronuncia del Consiglio di Stato boccia l´autonomia della giustizia sportiva

Questione di giorni e si conoscerà finalmente il contenuto integrale del floppy disc sequestrato a Roma presso la sede della Caf, E, probabilmente, la conferma del sospetto che la sentenza di retrocessione del Genoa in C fosse già scritta. Una prova indiretta si avrebbe dal ritardo degli esperti nella decifrazione del file, dalla richiesta di proroghe per avere evidentemente certezze. In Procura ne sembrano più che convinti. Quali le conseguenze? Una ipotesi di falso ideologico nei confronti di chi ne fosse ritenuto responsabile. Perché se il proposito di punire il Grifone fosse stato espresso in anticipo da qualcuno dei componenti del collegio, i giudici avrebbero dovuto astenersi dalla partecipazione alla camera di consiglio. Per non dire che gli stessi, in presenza di incredibili «scorrettezze» (apprezzamenti irriguardosi nei confronti del presidente Enrico Preziosi e bigliettini dal contenuto compromettente) avrebbero potuto essere ricusati. Non comportamenti criticabili, dunque, ma un vero e proprio presunto illecito. Che verrebbe perseguito. Va da sé che ogni eventuale decisione in proposito sarebbe presa dal procuratore capo Francesco Lalla, che conduce personalmente l´inchiesta. Né se ne occuperebbe la giustizia sportiva. Perché questa non è affatto autonoma e insindacabile come qualcuno ritiene. Alcune «controversie» vengono infatti definite nelle sedi competenti. Ricordiamo, per esempio, ma sentenza del Consiglio di Stato, riguardante un contenzioso promosso dall´Aia, Associazione Italiana Arbitri. Ne citiamo alcuni passi chiarificatori. «Le federazioni sportive, aventi geneticamente natura privatistica, non riconosciute, assumono la veste di organi del Coni e partecipano della natura pubblicistica-autoritativa di quest´ultimo... Hanno pertanto natura provvedimentale autoritativa gli atti di affiliazione alle federazione predette e le sanzioni inflitte nell´ambito della giustizia sportiva». E se dovesse verificarsi quanto accennato in principio, come potrebbero regolarsi gli organi della Caf che si occuparono del caso Genoa? Deontologicamente, in termini di immagine e di credibilità - viene ipotizzato - con le dimissioni.
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