giovedì, gennaio 19, 2006

ORGOGLIO ROSSOBLU



Giovedì, 19 gennaio - 12:20:48
Genoa: Breve riflessione sull'accordo con la FIGC

Articolo a cura di Stefano Sterbini - C1siamo.net
Anche stavolta Carraro ce l’ha fatta. Eh sì, perché con le armi del ricatto e dell’abuso di potere, a questo mondo, si riesce a far tutto, anche a tenersi ben stretta una poltrona che stava già vacillando pericolosamente. Il Padrone della Figc (perché così stanno le cose, purtroppo) ha visto solo da lontano quel baratro in cui il Genoa è stato precipitato e nel quale anche lui stesso sarebbe potuto cadere se solo quel benedetto permesso della Microsoft si fosse trasformato nell’efficace arma in cui tutte le speranze genoane erano riposte; e, invece no, la sabbia, piuttosto che l’acqua, sembra essere la miglior cosa per spegnere i fuochi della ribellione. Tutti zitti, allora, perché se si fa i bravi, l’uomo nero cambierà letto sotto il quale dormire ma la sostanza rimarrà la stessa; ci sarà qualcun altro cui togliere il sonno. E quel qualcuno sarà, sicuramente, un uomo piccolo che non conta nulla, forse uno di provincia, perché, si sa, che quell’uomo è solo una minuscola ruota di un perverso meccanismo il cui moto perpetuo è assicurato dalle Grandi Sorelle e dai Grandi Fratelli con il loro corteo di baciapile e cimici. Una piccola, piccolissima ruota si sostituisce con poche lire, a volte con niente, se si è, per così dire, in intimi rapporti con il fornitore di pezzi di ricambio; volenti o nolenti, quella parvenza di politica clientelare si è rivelata essere qualcosa di ben più consistente di una semplice apparizione nel mondo sportivo ed, ora, ha le sembianze di una strega dal naso bitorzoluto e dai denti affilati. E pensare che questo genere di mostri vive in case ricoperte (e diciamo ricoperte) di biscotti e cioccolata….I tifosi, quelli che sanno vedere aldilà di un semplice abbonamento alla paytv, si sappia, non vogliono fare la fine di Hansel e Gretel e, memori dell’esperienza pollicinesca, si parano a difesa dei fratelli più piccoli quando l’orco dall’insaziabile stomaco prova ad allungare le mani su di loro. E meno male che questo genere di tifosi esiste ancora ché, altrimenti, anche le fiabe più belle avrebbero tutte un finale in pieno stile splatter horror.Il calcio, intanto, prosegue ad avvelenarsi di’intrighi e sotterfugi ma a nessuno pare fregare nulla; e, allora, se chini il capo ti risparmieranno il collo da un’ingloriosa fine, anzi ti daranno pure il bel premio dell’illusione di tornare negli ambienti che contano. La sostanza di quello che molti definiscono “accordo” dice, senza mezzi termini, che “se tu, Genoa Cricket and Football Club 1893, ritiri ogni (legittimo) ricorso o (legittima) richiesta danni, noi, a nostra volta, ci ripromettiamo di depennare ogni altra (illegittima) richiesta di ulteriore penalizzazione”. La soluzione più dolorosa per l’orgoglio genoano è stata sancita, ma il Vecchio Balordo e i suoi tifosi saranno costretti a fidarsi di colui che, nel proprio armadio, ha più scheletri dello storico Cimitero di Staglieno in Genova. Ah, già! Dimenticavamo che i Mondiali sono alle porte e che gli Europei, tra poco più di quattro anni, arriveranno anche qui in Italia; caso vuole che Genova sia una tra le città prescelte per ospitare l’evento. Nel capoluogo ligure, forse, quali simboli di ribellione verso una più che palese ingiustizia, cominciavano a circolare (idealmente ma non solo) un po’ troppe bandiere a ricordare le origini britanniche di un Club che ha partorito l’intero calcio italiano; e invece no! arrivano i ben pensanti e i “buonisti” a rammentare ai tifosi rossoblu che anche loro sono italiani, che anche loro devono far corpo unico con una nazione intera per salutare la maglia azzurra piuttosto che fischiarla. Giusto, per carità, nessuno dice niente, in fondo, tutti qua, nel nostro bel Paese, siamo nati, ma tra il farsi ben volere dai tifosi e il tentare di comprarseli la differenza è sostanziale. Insegnatelo, voi, genoani, al mercante dei mercanti che la Fede è qualcosa che non si può vendere né comprare…da nessuna parte!
Stefano Sterbini - C1siamo.net
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